Il menù dell'Ars elaborato da 'Forchette Rotte'Se la pubblicazione dei menù della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica ha provocato, sul web, un tamtam inarrestabile di proteste, altrettanto clamore promette di suscitare l'iniziativa degli Indignados siciliani, ovvero i ragazzi del movimento 'Forchette Rotte'. I "giovani siciliani che si sono rotti' – come si autodefiniscono sul loro sito ufficiale – protagonisti della rivoluzione delle forchette spezzate, partita lo scorso 25 giugno con una manifestazione convocata a Palermo per protestare contro la Casta che "mangia il futuro" dell'isola, stavolta hanno denunciato chi letteralmente mangia a spese dei siciliani: ovvero i componenti dell'Ars.
Gli sprechi e i privilegi dell'Assemblea Regionale Siciliana sono talmente annosi e costituiscono un così leggendario fardello sulle finanze dell'isola, che di recente sono stati raccolti nel libro 'La zavorra. Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia' (Laterza) dai giornalisti Enrico Del Mercato ed Emanuele Lauria. Una delle voci della zavorra è appunto il costo dei servizi di ristorazione dell'Ars.
Nel Rendiconto delle Entrate e delle Spese 2009 dell'Assemblea Regionale Siciliana, nel XII capitolo di spesa, sotto la voce "caffetteria e servizi di ristoro" si trovano 620.000 euro di stanziamento preventivo e 533.000 euro di spesa effettiva. Nello stesso anno, il Senato spendeva per i servizi di ristorazione dei soli Senatori – non del personale - circa 1.200.000 euro. Dividendo le due cifre per il numero dei componenti delle rispettive assemblee, si scopre che gli ipotetici pranzi, cene e colazioni di ogni Senatore costano ai contribuenti circa 3.800 euro l'anno mentre il "ristoro" dei 90 componenti dell'Ars costa circa 5.900 euro l'anno ai contribuenti siciliani.
Continuando il raffronto, fra l'ormai famoso menù del Senato ed il menù dell'Ars, ricostruito da 'Forchette Rotte' sulla pagina Facebook del movimento, si scopre che un pranzo completo, con portate similari, costa ad ogni Senatore circa 12 euro, mentre l'esborso per il portafogli degli Onorevoli siciliani è di soli 9 euro. Morale della favola: sì, le 'Forchette Rotte' hanno ragione, come scrivono sulla bacheca della loro pagina Facebook "Il costo del pranzo dei senatori rispetto a quello dei deputati siciliani fa ridere. In Sicilia gli onorevoli siciliani per molto meno si leccano i baffi".
Ed è proprio per questo che il movimento ha appena lanciato, tramite social network, l'iniziativa del prossimo 21 settembre: alla riapertura dell'Ars, gli Indignados siciliani si riuniranno per un sit-in di protesta dinanzi al Palazzo dei Normanni, sede dell'Assemblea. "Chiunque vorrà partecipare al nostro flash mob potrà portare con sé il volantino scaricabile dalla nostra pagina Facebook: ogni volantino rappresenta un buono pasto del valore di 9 euro, cioè la cifra che ogni deputato dell'Ars paga in media per un pranzo completo", spiega all'Espresso Simone Di Stefano, giornalista e portavoce del movimento. "Presentando il ticket, che verrà anche distribuito davanti a tutti i supermercati siciliani, - prosegue Simone - si avrà diritto a un antipasto all'italiana (1,21 euro); spaghetti alle vongole (1,85 euro); una frittura di triglie (2,78 euro); un contorno (0,93 centesimi); una macedonia (1,13 euro) e un caffè (0,36 centesimi)".
E per chi non mangia pesce e frutta, pare che l'Ars serva filetti succulenti e ottimi cannoli: "ma non esiste un menù scritto, così come avviene a Montecitorio ed a Palazzo Madama. I camerieri di Palazzo dei Normanni sciorinano a memoria i piatti del giorno e i deputati non conoscono con precisione tutti i prezzi delle portate: noi ne siamo venuti a conoscenza - ed abbiamo ricostruito in parte la brochure del menù - tramite personale dell'Ars che desidera restare anonimo", precisa Simone.
Quanto basta, insomma, per far andare fuori dai gangheri i giovani siciliani: "Ho pagato una pizza margherita e una bibita 13 euro", scrive Laura sulla bacheca delle Forchette. E mentre Marisa brontola per la "porzione di pasta orribile pagata 6 euro" nel bar di fronte al suo ufficio, all'Ars discount – come lo hanno ribattezzato le Forchette – un piatto di spaghetti costa meno di 2 euro. "Loro hanno mangiato il nostro futuro, noi ora mangiamo quello loro", conclude Simone. Appuntamento a Palazzo dei Normanni, dunque, ma con una regola: "Sarà una manifestazione pacifica", promettono le Forchette.
tratto da: l'espresso
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