COMUNICAZIONE ALTRA

Voici que reviennent les sauvages, secouer ceux qui dorment Dans leurs cages dorées, nous sommes venus briser vos idoles Nous sommes ceux qu'on ne dompte pas, ceux qui viennent crier sur les toits La digne liberté perdue, Que la nature reprenne ses droits !...

martedì 23 agosto 2011

Quei tre miliardi regalati alle tv

Tra i tabù della manovra non c'è solo il Vaticano, ma anche Mediaset. A cui il governo dà in omaggio quelle frequenze che in tutta Europa le emittenti devono pagare profumatamente. Un gigantesco conflitto d'interesse che deruba gli italiani. Colloquio con Vincenzo Vita.

Lo Stato potrebbe raggranellare circa tre miliardi di euro dalla vendita delle frequenze tv (frutto del passaggio al digitale terrestre) alle emittenti, ma preferisce regalarle. E così, non solo rinuncia a quei soldi, ma è anche costretto a sborsare di tasca propria 240 milioni di euro. Questo paradosso porta la firma di Paolo Romani, ministro allo sviluppo economico, e adesso l'opposizione, complice il clima della manovra bis da "lacrime e sangue", tenta l'ultima carta per evitare l'obbrobrio. «Entro fine settimana presenteremo l'emendamento al decreto sulla manovra per imporre la vendita delle frequenze con un'asta competitiva», spiega Vincenzo Vita, senatore Pd. Le speranze di rovesciare la sorte sono ben poche, va detto subito: «L'argomento colpisce in pieno il conflitto di interessi».

L'Agcom) e il ministero hanno deciso di non fare un'asta ma di regalare le frequenze alle emittenti con un "beauty contest". E hanno anche deciso di favorire Mediaset riservandole le frequenze più pregiate.

tratto da: l'espresso

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