COMUNICAZIONE ALTRA

Voici que reviennent les sauvages, secouer ceux qui dorment Dans leurs cages dorées, nous sommes venus briser vos idoles Nous sommes ceux qu'on ne dompte pas, ceux qui viennent crier sur les toits La digne liberté perdue, Que la nature reprenne ses droits !...

giovedì 25 agosto 2011

Dico a quelli che stanno in Parlamento e che si definiscono cristiani: voi non... potete usare la parola cristiano.... Dio vi fulmina".


"Forse sono uno di quelli che può permettersi di dire certe cose ai drogati, che da molti anni sono schiacciati da questo proibizionismo becero."

"La legge Fini - Giovanardi da punto di vista scientifico non ha nulla."

"Per chi siede in Parlamento l'obiettivo prioritario deve essere il bene comune."

"Io stavo per imbarcarmi in nave, ho incontrato Gesù, mi ha dato il biglietto da visita e son venuto per servire: a 20 anni mi sono imbarcato sulla nave di Pietro e non vi dico che mare burrascoso."

Daria Bignardi: "Che cos'è per lei l'omosessualità?"
Don Gallo: "E' un genere dell'energia umana, come quello maschile, femminile, transessuale. Un dono di Dio. Tutti gli esseri umani nascono sessuati, con una differenza di genere."

"E quando mai sono entrato io in Vaticano, neanche in anticamera!"

"Io non taccio, è questo il punto. Io dico quello che ho nel cuore perché quello che mi spinge è la mia passione per l'uomo."

"Io a volte lancio dei messaggi che son come pietre che bruciano la mia mano."


"Non mi sembra che Gesù sia venuto e abbia detto: amo tutti i miei fratelli, le donne un po' meno."

"O la Chiesa è povera, o non è."

"Io ho visto nascere la democrazia, avevo 17 anni e mezzo quando ho visto Genova liberata. Vorrei veder rinascere la democrazia."

Don Andrea Gallo, genovese, 83 anni, è un sacerdote, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova. Attratto fin da giovanissimo dalla spiritualità dell'insegnamento di San Giovanni Bosco, entra nel 1948 al noviziato salesiano di Varazze (SV) e prosegue gli studi liceali e filosofici a Roma. Nel 1953 chiede di partire per le missioni: destinato a San Paolo del Brasile, vi rimane un anno compiendovi gli studi teologici. Contrario alla dittatura vigente nel paese sudamericano chiede di tornare in Italia e a Ivrea, nel 1959, è ordinato presbitero. L'anno successivo è nominato cappellano della Garaventa, il riformatorio minorile di Genova, dove mette in pratica i principi della pedagogia della fiducia e della libertà. Rimosso dall'incarico, decide di lasciare la congregazione salesiana e chiede di entrare nella diocesi genovese. Ottenuta l'incardinazione a Genova è inviato dal Cardinale Siri a Capraia per svolgervi l'incarico di cappellano del Carcere. Due mesi dopo è destinato in qualità di vice-parroco alla parrocchia del Carmine che diventa un punto di accoglienza e di ascolto per i poveri e gli emarginati. Nel 1970, in seguito a polemiche e accuse circa la sua predicazione e attività pastorale, è nuovamente trasferito a Capraia. Trasferimento che rifiuta trovando accoglienza da parte di don Federico Rebora, parroco di San Benedetto al Porto. Qui ha dato vita alla Comunità di San Benedetto al Porto, impegnata nell'accoglienza agli emarginati e per la pace. Tra le sue molte iniziative, ha partecipato alle manifestazioni del G8 di Genova, appoggia fin dal 2006 il comitato No Dal Molin di Vicenza contro l'ampliamento della base militare Nato e ha partecipato al Genova Pride 2009.

da: la7, intervista barbarica a Don Gallo

Per tutti quelli che sono ancora confusi, a prescindere da ci credo o non ci credo...è ora che qualcuno glielo cominci a dire, se no credono anche che il loro buon dio li perdoni...invece no, no, no...nn esiste perdono, caso mai comprensione...ma non trovo nessun motivo valido per cui NOI dovremmo comprendere quotidianamente ste merdate...

Nessun commento:

Posta un commento