COMUNICAZIONE ALTRA

Voici que reviennent les sauvages, secouer ceux qui dorment Dans leurs cages dorées, nous sommes venus briser vos idoles Nous sommes ceux qu'on ne dompte pas, ceux qui viennent crier sur les toits La digne liberté perdue, Que la nature reprenne ses droits !...

mercoledì 17 agosto 2011

Eroina dall'Afghanistan. Sotto inchiesta la Folgore a Livorno

E adesso siamo curiosi di vedere come tratterà la notizia l'ufficio stampa della Folgore ovvero Il Tirreno di viale Alfieri. Dopo aver raccontato edificanti storie di militari che portano la democrazia, salvano bambini e medicano anziani ecco l'ipotesi di inchiesta su uno spaccato di realtà della guerra afghana. Quello dei militari tossicodipendenti e dell'importazione di eroina, a fini di spaccio, proprio in Italia. L'inchiesta è della procura militare di Roma, confermata dallo stesso ministro La Russa, riguarda proprio la caserma Folgore. Dove sarebbero avvenuti, secondo il Secolo XIX, episodi e comportamenti riconducibili ad un traffico di stupefacenti dall'Afghanistan all'Italia. Traffico che avrebbe visto proprio i militari italiani nel ruolo di pusher.
Aspettiamo adesso ampia copertura informativa sulla vicenda da parte della stampa locale. Non il modo migliore per festeggiare il prossimo decennio di propaganda del Tirreno sulla Folgore in Afghanistan ma, si sa, a volte l'informazione può anche avere un certo rapporto con la realtà. Che appare ben diversa da quella dello spot che, ogni anno, viene girato a Livorno con la commemorazione (sic) di El Alamein. Qui, diversamente dal set annuale della Rotonda, i militari non sembrano giocare con i bambini. Del resto, basta guardare i report delle inchieste delle autorità militari americane sull'Afghanistan per capire che laggiù sta accadendo qualcosa di diverso da quello che scrive Il Tirreno o che manda in onda Sky con gli speciali da Herat.
Ce la farà, una volta tanto, Il Tirreno a confrontarsi con la realtà? Ne dubitiamo fermamente. E'tanto facile scrivere giaculatorie quando si fischiano le commemorazioni dei militari in missione allo stadio, quanto difficile addentrarsi in cosa accade nel cuore di tenebra della guerra. (red) 15 agosto 2011

Inchiesta militare sulla droga tra i paracadutisti in Afghanistan

Genova - Sarà la Procura militare di Roma a valutare le dichiarazioni di Alessandra Gabrieli, l’ex caporalmaggiore dei parà della Folgore arrestata per spaccio di droga che sostiene di aver iniziato la sua dipendenza dall’eroina con alcuni militari di ritorno dall’Afghanistan, che avevano portato con sé lo stupefacente. I fatti, secondo quanto raccontato dalla donna agli inquirenti, sarebbero avvenuti nel 2007 nella caserma di Livorno.

Un caso su cui il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, raggiunto telefonicamente dal Secolo XIX , preferisce «non rilasciare commenti, in attesa dello sviluppo delle indagini». Sono questi gli ultimi sviluppi dell’inchiesta portata avanti dai carabinieri del nucleo operativo di Sampierdarena, coordinati dal pubblico ministero Giovanni Arena. Un’indagine apparentemente minore, nata da un monitoraggio dello spaccio fra Genova e Milano, che adesso rischia di assumere dimensioni enormi e adombra l’esistenza di un problema di tossicodipendenza fra alcuni dei militari di ritorno dall’Afghanistan, primo produttore mondiale di oppio, e soprattutto lo spettro di un possibile traffico di eroina.

tratto da:
http://www.senzasoste.it/livorno/consumo-e-spaccio-di-eroina-dallafghanistan-sotto-inchiesta-la-folgore-a-livorno#.TkptPAk2iNg.facebook

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