COMUNICAZIONE ALTRA

Voici que reviennent les sauvages, secouer ceux qui dorment Dans leurs cages dorées, nous sommes venus briser vos idoles Nous sommes ceux qu'on ne dompte pas, ceux qui viennent crier sur les toits La digne liberté perdue, Que la nature reprenne ses droits !...

lunedì 29 agosto 2011

boobs & bloomers e lo sfruttamento del corpo di bambine

Hanno già consumato il corpo delle donne e ora prendono di mira le bambine. Una nuova azienda di lingerie, pare olandese, lancia sul mercato di alcuni Paesi tra cui l’Italia, dei reggiseni imbottiti per bambine (venduti su grandi punti vendita come la Coin). Inoltre, pare che su alcune strade italiane fossero stati affissi alcuni cartelloni pubblicitari (che si vedono anche sul sito, per giunta tutto rigorosamente rosa) che incitano parecchio alla pedofilia, con bambine ammiccanti, in posizioni ambigue e rese sexy da trucco e “tette” alzate da reggiseni push up.

Perfino il nome della linea di lingerie che si fa chiamare Boobs che in inglese significa tette (tette e mutande sarebbe il marchio) è un incitamento puro all’attrazione verso bambine di sei-sette anni! Vendere reggiseni imbottiti per bambine, accessori utilizzati normalmente per rendere la donna più attraente è cosa incommentabile e mi indigna parecchio. Le immagini sembrano provenire da un sito pedopornografico, peccato che pare sia tutto legale perchè nessuno ha pensato di bloccare la campagna che si sta diffondendo sulle strade, rendendo gratuito anche lo sfruttamento del corpo infantile (ne abbiamo già abbastanza di quello delle donne, figuriamoci delle bambine!).

Non ho coraggio di postare tutte le immagini che vengono dal sito, fanno troppo male e sono veramente pericolose ( in ogni caso potete trovarle anche sulla pagina delle segnalazioni della mia campagna Libera Infanzia). Pericolose per le bambine che subiscono semrpe di più molestie e violenze a causa di una cultura che normalizza l’attrazione verso donne sempre più giovani. Ma dove arriveremo? alla legalizzazione della pedofilia?

Se ci penso, alla legalizzazione della pedofilia ci eravamo quasi arrivati, quando il Governo pensò ad una proposta di legge che aboliva la pena detentiva a chi compiva atti “di lieve entità” contro i minori. Vi ricordate?

Che dire? campagne e prodotti come questi in Italia trovano (e hanno trovato) loro terreno ideale. Un Paese che pone attenuanti al reato di pedofilia, abitato da padri che mandano le loro figlie minorenni a concorsi di bellezza dove sarà premiata la carne più fresca e mandano le figlie quindicenni ad Arcore ventandosene in giro e dove il capo di Governo si circonda da un Harem di ragazzine.

Tornando a noi, il nostro compito è segnalare allo Iap e bombardare l’azienda di email. Questo è l’unico modo per far ritirare dal mercato i reggiseni imbottiti per bambine e la campagna lesiva e siamo veramente allarmate dalla diffusione di questi messaggi. Abbiamo già segnalato (solo questo mese) un sacco di messaggi simili e traiamo la conclusione che lo sfruttamento contro le bambine è in crescita. Libera Infanzia nacque due anni fa come premonizione, ma ora l’incubo è diventato rassegna quotidiana e dobbiamo fare qualcosa!

Cosa fare? sottoscrivete la mia campagna scrivendo a comunicazionedigenere@email.it con il vostro nome, cognome e città.

Mary da: http://comunicazionedigenere.wordpress.com

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